L’acqua presente negli impianti di riscaldamento che si trovano in zone climatiche fredde, corre il rischio di ghiacciare. L’acqua, ghiacciando, aumenta di volume ed esercita nelle tubazioni una pressione tale da provocarne la rottura, causando quindi danni notevoli all’impianto stesso ed anche alle abitazioni.

Il rischio e’ concreto soprattutto nelle seconde case in montagna, case di vacanza in campagna, ecc. Qualora si debba lasciare la casa incustodita e la caldaia spenta, anche per periodi brevi, in zone fredde, e’ necessario che nelle tubazioni vi sia un liquido che non possa ghiacciare. Occorre quindi aggiungere all’acqua un liquido antigelo.

In genere si usano i glicoli. Vi sono in commercio diversi prodotti: glicole etilenico e glicole propilenico. Il primo e’ utilizzato per i motori degli autoveicoli. Per gli i impianti di riscaldamento si preferisce il glicole mono propilenico.

Un qualunque glicole propilenico, puo’ assicurare una protezione al gelo, ma rischia, anche se “inibito” di provocare all’impianto e alla caldaia altri notevoli danni.

Ci vuole un prodotto specifico!

un prodotto apposito che oltre a proteggere dal gelo, assicura una protezione a lungo termine, dell’impianto e della caldaia, da corrosione, incrostazioni e calcare.
A pH neutro, a base di glicole atossico, contiene inibitori di corrosione per tutti i metalli compreso alluminio e silicio. Il prodotto e’ compatibile con le guarnizioni di gomma. Contiene delle apposite sostanze che impediscono i depositi di calcare. Inoltre non e’ dannoso per l’uomo.

Diluito al 25 % garantisce una protezione al gelo fino a – 11 gradi C. Con concentrazioni maggiori si può avere una ulteriore protezione al gelo.